Gliela leggevo negli occhi.
La sua non era un'abitudine ne' gliene facevo una colpa.
Quel mistero.
Un muro di cemento che non dovevo abbattere con un martello pneumatico.
Era fatto cosi' quel nostro rapporto che non rispetta nessuna regola d'amore.
Che tace
il desiderio e la voglia.
E diventa grande.
Nella sua bellezza, che muta.
Abbracciandoci...
Ci succhiavamo l'anima.
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