E' una tiepida giornata d'autunno,
le foglie degli alberi cadono per terra,
ad una ad una mute e silenziose,
cercando gli ultimi respiri di vita prima che il vento li porta via.
Enrico non fa altro che parlare di sogni e di chimere,
mentre un pensiero va alla sua ragazza,
che e' in ansia per la sua partenza.
E' triste lasciare la propria citta',
per chi e' nato e cresciuto, e' come strappare una parte della sua vita.
E' come colui che se ne allontana volontariamente,
attratto dalla speranza di far fortuna altrove.
Ma un giorno tornera' tra la sua gente,
per abbracciare la sua ragazza che ama piu' della sua vita,
e tra i ricordi trovera' i sogni d'adolescente che son rimasti nel cassetto.
Null'altro resta al suo nudo pensiero
se non quello di biasimare questa societa' di cui anche lui fa parte,
e che non consente ne a lui, ne a tanti altri giovani di restare nella terra nativa.
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